‘‘Le azioni e i pensieri di ognuno sono causa e conseguenza della cultura;
le persone sono le culture
e le culture sono le persone.’’
PIANETI ORBITA
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Autore:
Federico Pasqualoni
Ex Atleta Pro. e Ideatore Pais
Tempo di lettura: 5 minuti
Pubblicato il: 21 ottobre 2024
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La galassia sportiva e il legame con la cultura
Una delle domande su cui si è creato l’intero progetto Pais è: “Qual è il ruolo che i giovani atleti attribuiscono allo Sport nella loro vita?”
Io ho capito che se si prende in considerazione solo l’atleta, rispondere a questa domanda non è possibile: sono tanti gli elementi, le persone e le dinamiche che lo circondano, e che nel loro orbitare intorno influenzano il suo percorso molto più di quanto siamo abituati pensare.
Per trattare lo Sport Giovanile, bisogna interessarsi a tutto il contesto intorno. Ed è per questo che Pais, intorno al giovane atleta messo in posizione centrale, crea l’immaginario narrativo di una Galassia circostante.

Nella Galassia Sportiva troviamo:
- I mondi della famiglia, del contesto sportivo e degli allenatori, e della scuola e dei docenti, che insieme creano il sistema educativo a 3
- Il mondo degli Atleti Pro e quello del management/dirigenza professionistica, che insieme creano il sistema professionistico
- Il mondo della comunicazione sportiva e quello dei social media e algoritmi, che insieme creano il sistema tecnologico
Gli obiettivi che, in relazione al giovane atleta, si pone ogni protagonista dell’universo sportivo giovanile, generano forze, energie e traiettorie che condizionano, trasformano e direzionano l’esperienza dei giovani e il significato che attribuiscono alla loro pratica sportiva. Di base, il ruolo attribuito al gioco determina totalmente il loro vissuto interiore.
Un principio chiave sottolineato in questo Cosmo, è che l’approccio individuale di ogni attore, nasce da precise cause e genera diverse conseguenze. Le cause – ovvero le motivazioni – dietro i pensieri e le azioni di ogni protagonista, sono dovute alla cultura che – consciamente o inconsciamente – influenza l’approccio.
Parliamone meglio.
La cultura predominante di oggi
Possiamo presentare la cultura come l’insieme di valori, regole, abitudini, linguaggio e comportamenti comunemente riconosciuti e accettati all’interno di un gruppo di persone. Un insieme fortemente condizionato dagli obiettivi che la società fissa di raggiungere.
Oggi, nella nostra società, esiste un filone culturale che mette al primo posto delle priorità la ricerca di risultati oggettivi e ritorni socio-economici. Un bel rischio, soprattutto quando è sul loro ricco o scarso ottenimento, che le persone attribuiscono o tolgono valore ai percorsi di vita.
Possiamo nominare due delle cause per cui questo approccio predomina nella nostra società.
La prima si lega a dinamiche esterne a noi: riguarda i canali di comunicazione e il vantaggio che traggono da una cultura di questo tipo. Infatti, la cultura dei risultati oggettivi si sposa benissimo con le possibilità di esibire che i canali media e social di oggi permettono di cogliere, visto che il risultato materiale è un enorme alleato dei click e degli algoritmi.
Se poi consideriamo che questi sono i canali che condizionano fortemente i pensieri delle masse, ecco che questa cultura riesce a penetrare tutti gli ambienti e la sensazione che sia giusto seguirla si rafforza e diffonde sempre di più negli individui.
La seconda causa è generata da un bisogno personale esprimibile con chiarezza e semplicità: l’essere umano tende a seguire gli schemi predominanti. Nel momento in cui una tendenza culturale si diffonde, infatti e purtroppo, è molto più semplice seguirla piuttosto che andarle contro e sentirsi in minoranza.
Le conseguenze e l’impatto sullo sport giovanile
Le azioni e i pensieri di ognuno sono causa e conseguenza della culture; le persone sono le culture e le culture sono le persone.
E proprio per questo motivo, la conseguenza dell’approccio culturale è chiara: il risultato finale di un percorso diventa la priorità per la maggior parte della società, togliendo spazio e tempo per tutto ciò che caratterizza quel viaggio.
Siamo considerati e consideriamo noi stessi per i risultati che produciamo o che possiamo produrre, e arriviamo quindi a lavorare solo per lo stipendio, studiare solo per il titolo, e giocare per il risultato fine a sè stesso. In generale, viviamo sapendo inconsciamente di dover dimostrare. E per ricercare il bello delle cose, non c’è più tempo né voglia. Ogni percorso ha senso fino a quando può produrre qualcosa di materiale e di tangibile, portando l’attenzione su ciò che la persona fa piuttosto che su ciò che è, realmente e profondamente.
Quindi, se è vero che la propria cultura agisce come una lente che influenza la visione delle cose, anche lo Sport – che è uno specchio della società – viene osservato in modo condizionato.
Ecco che anche lo Sport giovanile, purtroppo, può diventare un mezzo per raggiungere il successo socio-economico che viene richiesto a gran voce. Tutti quelli che sono i valori puri dello Sport per la persona, perdono la sfida in importanza contro le priorità materiali che la stessa persona è costretta a ricercare! E il problema è proprio qui: se questa è l’idea culturale di Sport che arriva al mondo giovanile – tramite le persone che ne fanno parte o quelle che indirettamente lo influenzano – chi ne subisce le conseguenze sono i giovani atleti e il loro vissuto sportivo.
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